mercoledì 16 febbraio 2011

Veneto: sostegno alle scuole paritarie azzerato?

(ASCA) - Venezia, 15 feb - ''Una bambola a tutti i consiglieri regionali perche' si ricordino dei loro figli quando decideranno i finanziamenti per le scuole paritarie''.

Con questo gesto, attuato prima dell'inizio del Consiglio regionale veneto riunitosi oggi per affrontare la discussione del bilancio di previsione 2011, il coordinamento genitori, insegnanti e gestori delle scuole paritarie del Veneto hanno voluto riproporre la forte preoccupazione per i tagli previsti ai finanziamenti regionali. Preoccupazione ribadita anche nel corso dell'incontro avuto con il presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato e alcuni consiglieri, al quale sono intervenuti anche i rappresentanti delle Associazioni Fism, Fidae, Agesc, Cdo e Confap.
Con i tagli, hanno sottolineato, vi sara' l'inevitabile aumento delle rette, che le scuole paritarie saranno costrette a scaricare sulle famiglie. Nel Veneto le scuole paritarie rappresentano una realta' consolidata, con 140 mila allievi, che comprende tutte le scuole di ogni ordine e grado, da quelle per l'infanzia a quelle medie e professionali.

Per questo motivo il sistema della scuole paritarie deve uscire dalla logica precaria dei contributi annuali ed essere riconosciuto, nell'ambito del pluralismo scolastico, quale sistema formativo integrativo della scuola statale garantito da finanziamenti pubblici certi. Tra le proposte avanzate dal coordinamento quella dell'esenzione dal pagamento sia dell'Irap sia dell'Ires.

''Il bilancio regionale, purtroppo, sconta scarse disponibilita' finanziarie, ma mi faro' interprete delle vostre richieste presso tutti i capigruppo - ha assicurato il presidente del Consiglio, Ruffato - perche' vi sia l'impegno unanime per reperire le risorse necessarie per il funzionamento delle scuole paritarie''.

res/mcc/alf

(Asca)