Esse per esempio coprono da sole l'80% degli iscritti alle scuole d'infanzia.
Tagliare i fondi ad esse indirizzate e' un errore gravissimo, perche' queste strutture, ricevendo solo un contributo, permettono alla comunita' di non dover sostenere il costo del corrispettivo pubblico. Se infatti non ci fossero, la Regione dovrebbe aprire e mantenere molte piu' strutture pubbliche di quelle attuali. Si tratta di un concetto lineare, ma che a qualcuno a Palazzo Balbi sfugge.
Se davvero le paritarie decidessero per la serrata, forse capirebbero l'entita' del danno che stanno provocando.
Piuttosto che Zaia tagli i fondi destinati ad attivita' risibili, come la tutela dell'identita' veneta, e dirotti cio' che risparmia su questo settore vitale ''.
fdm/cam/lv
(Asca)
